La Rivista Culturale

martedì 6 settembre 2016

Buone cose

Il vento prima di un temporale.
Evento raro, qui sull'isola. 

Il vento che non si addomestica, che scompiglia e sparpaglia. Foglie, sabbia, bottiglie abbandonate sui cigli delle strade. Sentimenti.

I cipressi davanti casa ondeggiano, chiome dritte e ben radicate al suolo.
In un settembre dalle alte aspettative, dopo un'estate ricca, che sa di nuovo, ancora.


Ravvivare una casa, raggiungere un obiettivo. 
Estate di sorrisi distesi, alternata a denti stretti e sforzi per realizzare quei sogni tenuti in tasca, a pugni chiusi. 

Ho affrontato un esame, forse l'ultimo del mio iter, con accanto la mia famiglia. 
Ho festeggiato insieme a loro, amplificando la gioia di quella giornata indimenticabile. 
Ecco uno dei sogni che mi si è sfilato dalle dita, scappando via da quella tasca.

E non so se questo che soffia ora è il maestrale, 

non ho ancora imparato. 

So che il vento, qui auspica buone cose. 

Me lo sento, in questo mio presente pieno, scombussolato ma anche fermo.

Come quei cipressi che ho davanti casa.