La Rivista Culturale

domenica 17 novembre 2019

IL NEMICO INNOCENTE

Un titolo apparentemente contraddittorio. Eppure è esattamente quello chela nostra società si ostina a fare. Punta il dito, individua un nemico (innocente) e fa partire la macchina di distruzione.

Scrivo a caldo, rileggo gli appunti che ho preso qualche ora fa e con grande interesse durante un incontro al Memoriale della Shoah, a Milano, in occasione di Bookcity.

I protagonisti del dibattito: il costituzionalista Valerio Onida, Betti Guetta, responsabile dell'Osservatorio antisemitismo della fondazione CDEC, la politica e autrice del libro "Il nemico innocente" Milena Santerini. A moderare il tutto Jacopo Tondelli.

Si è partiti da un'analisi necessaria: lo scopo della Commissione Segre.
Si è detto tanto a riguardo, ma solo oggi ho veramente capito.
Innanzitutto questa Commissione si propone di studiare tutti i  fenomeni di odio e pregiudizio, in che modo dunque la mentalità di ostilità aggressiva arrivi a pervadere la società, amplificata dal web.

N O N si occupa di LEGIFERARE IN MERITO (per cui chi parla di censura lo fa a sproposito).
L'impulso a questo progetto è partito dal Consiglio d'Europa, principale organizzazione di difesa dei Diritti umani, che aveva chiesto, ai 47 Paesi che ne fanno parte, di organizzare azioni contro le sempre più diffuse forme d'odio.
Anche il Parlamento Europeo ha fatto una richiesta simile, quella di costituire un coordinatore alla lotta contro l'antisemitismo (cosa che l'Italia non ha ancora attuato, al contrario della Germania).

Una Commissione, dunque, che si propone di INDAGARE(attraverso il materiale che raccoglierà)  per proporre modi di contrastare l'odio online.
Nulla di liberticida, dunque.
Eppure, c'è chi non l'ha votata.
Quali pretesti sono stati posti, di fronte a questa volontà di NON appoggiare la nascita di questo organismo, ahimè tanto necessario?
1) la Commissione avrebbe lavorato contro il patriottismo (inteso come nazionalismo...). Esattamente, però, cosa ci sarebbe di anti-patriottico nel voler combattere l'odio?
2)come già anticipato, l'idea che la suddetta Commissione fosse liberticida.

Ci troviamo di fronte a un mutamento di espressione dell'antisemitismo. Se prima i fenomeni erano episodi offline (scritte su muri ad esempio), ora invece lo stesso è diventato in qualcosa di più complesso e che difficilmente si può arginare, grazie ai megafoni quasi incontrollati dei social media.

Opinioni e stereotipi sugli ebrei restano comunque immutati nel tempo: vignette con nasi arcuati ed espressioni arcigne,  pregiudizi moderni  sempre collegati ai legami tra ebrei e qualche potere più o meno occulto, oppure li si accusa di eccessivo vittimismo (quando non li si assimila ai nazisti per i comportamenti assunti nello stato di Israele nei confronti dei palestinesi)
Fa riflettere il dato percentuale di quest'anno che va a vedere una crescente "colpa" attribuita proprio agli ebrei relativamente alla crisi economica contemporanea.

Sullo sfondo, vignette "satiriche" su Liliana Segre (in sala, presente uno dei figli), idiozie e ignoranze varie disseminate sotto forma di meme e post di facebook.

E qui, arriva Onida, a illuminarci su un dettaglio che mi era sempre sfuggito.
Perché il fascismo prende gli ebrei e li addita come "Il Nemico"?
No, non per la religione: il fatto che siano deicidi (avendo loro ucciso il Gesù dei cristiani) era il pretesto di altri, non di Mussolini.
Il fascismo DECIDE che gli ebrei sono antifascisti e, di conseguenza, nemici. Per cui vanno discriminati.
Per odiare e fare la guerra va individuato un nemico, per cui se questo non c'è... bisogna trovare un pretesto per crearselo. 
Il nemico più comodo è quindi quello indicato dalla nostra pancia, dalle emozioni e i meccanismi di difesa che le neuroscienze hanno dimostrato che si scatenano in noi, per pochissimi secondi ma si scatenano, che ci portano ad avere paura/diffidenza di chi riconosciamo come diverso da noi.

Il fascismo ha quindi preso questo nemico innocente, lo ha reso colpevole di non appoggiare la dittatura fascista e accusato di ogni male possibile. In questo modo, Mussolini si è garantito un appoggio della nazione. La pura razza italiana da preservare da ogni contaminazione.
Il primo obiettivo delle leggi del 1938 era proprio questo: vietare i matrimoni tra italiani e stranieri.

Appena individuo il nemico, scatta un desiderio di sfruttamento su chi riconosco come diverso (lo stesso che porta l'uomo a sentirsi superiore rispetto alla donna).

Se poi, come accade quotidianamente, qualcuno manipola questo sentimento innato di diffidenza e lo fa echeggiare in ogni discorso, sottolineando il "noi" e tutti i "loro" da cui ci si deve mettere in salvo... beh, la società è più che inquinata.

Insomma, tante parole, mille riflessioni. La politica che potrebbe giocare un ruolo chiave nella sensibilizzazione di fronte a tutto questo e che invece cavalca il momento, l'ignoranza, la cattiveria.
Allora io ribadisco un'ovvietà: che è a partire dalla scuola, da chi ancora non teme un confronto con altre idee, chi è curioso di sapere, proprio da lì deve rinascere una vera coscienza civile.

La conferenza finisce, le mani applaudono.
Risalgo verso l'uscita, passo accanto al binario 21.
All'uscita, il muro con scritta una parola terrificante eppure sempre vera.
Indifferenza.









lunedì 4 novembre 2019

silenzio chiassoso



Il titolo di una poesia
nata così
nata per gioco, per noia, per voglia
dalle dita e dalla lingua muta di un giovane
stretto tra il muro dell'aula e il banco di scuola.
Un ossimoro,
senza nemmeno saperne il significato
ché a tredici anni è così:
le cose si fanno per caso
si scoprono
si imparano
o forse no
passano soltanto e poi vanno,
verso un'altra distrazione
una nuova attrazione.
Ognuno si è reso poeta
in quell'ultima parte di ora
al calar di una mattina spenta
ravvivata da parole potenti
giovani
coraggiose
scritte su fogli
applaudite dai compagni
lette da me
che mi son detta fiera
di loro
di quel noi che si costruisce a fatica.
Parole che emergono
e ritornano impregnate di nuovo
nel loro chiassoso silenzio.