La Rivista Culturale

mercoledì 25 maggio 2011

sorrisi di maggio.

Spaccano il cemento i papaveri di maggio.
Mi catturano gli occhi ovunque sbuchino, in campi desolati o su marciapiedi calpestati dai passi sudati dei passanti. Che forse nemmeno se ne accorgono, di quell'intrusione di natura, lì sotto i loro piedi accaldati da tutto questo sole regalato dal cielo.
Pochi petali rossi che si aggrappano l'un l'altro, che non riescono a restare uniti allo stelo non appena vengono colti.. così, pur con tutta la delicatezza depositata su dita innamorate, essi cadono, perdendosi tra le mani che ricevono quel piccolo dono.
Se ne può ammirare una distesa, dal finestrino veloce di un treno che corre verso la prossima stazione, verso il grigiore della città. Ma a un certo punto, la monotonia dello sguardo viene dolcemente sorpresa da un'inconfondibile mare rosso, immerso in erbe alte accanto a una ferrovia.
Fiori di una stagione ben precisa, del periodo dei sorrisi.
Così che più la primavera lascia da parte il suo tepore per accogliere l'afa di una precoce estate, più i miei giorni si fanno carichi di bellezza.
Per una soddisfazione in più, per quel centimetro d'altezza d'animo che cresco, dopo un diverbio con chi mi sta accanto e non è mai sazio della mia compagnia.
Per un sogno che si avvera di un pezzetto, che si fissa sulla carta, quella vera, stavolta, che si trova in libreria a confondersi tra tanti altri nomi.

Guardo questa foto, scattata ormai un anno fa, in cui tanti papaveri tutti simili tra loro sembrano divertirsi a smorzare tutto quel verde; la guardo e mi rendo conto di quanto siano perfetti, nella loro integrità, questi fiori così carichi di vita.
Allo stesso modo mi piace osservare la mia, di vita, come una distesa puntinata di rossi petali ben saldi al loro gambo.

martedì 3 maggio 2011

3 maggio.



Nella sua esibizione live, tutta la dolcezza, la profondità, la bellezza,
di quanto un amore riesca a essere reale e ripetibile, infinite volte,
come se ogni giorno fosse il primo.

Dedicata a due persone che a volte riescono a incarnarne una sola,
dedicata a noi due.