Mary e Robert Goulding
La Rivista Culturale
lunedì 29 agosto 2022
Costellazioni di ricordi per un anno indimenticabile.
Mary e Robert Goulding
giovedì 11 agosto 2022
"Sto imparando da te"
sabato 6 agosto 2022
Rab, l'isola felice.
lunedì 1 agosto 2022
sLOVEnia: la prima parte della nostra fantastica vacanza!
Cicale, o forse grilli.
Il belare di pecore e agnellini che si alza libero nell'aria fresca.
Poi compaiono loro, due cagnoni enormi frutto di un incrocio davvero meraviglioso, cani pastore a sorvegliare, o forse più a farsi coccolare, dai turisti in visita a questa farm.
Intanto il paesaggio attorno si lascia indicare e ammirare, maestoso.
La colazione al nostro tavolo |
Questa terra, la Slovenia, ci ha sorpresi positivamente. Siamo in una valle al confine con l'Austria, un bel po' di ore di auto ci separano da casa, ma non sono per nulla pesate, nel viaggio che ci ha condotti qui.
Senkova Farm a Jezersko |
vista dalla nostra camera, sull'orto della Farm |
Zeno al lago di Bled |
L'altro giorno, invece, un giro decisamente più turistico e affollato, al celebre lago di Bled, acqua color cielo senza nuvole, deliziose sponde solcate da turisti di ogni nazione. Barchette a remi, tuffi, ristoranti panoramici gremiti di bocche affamate. Il cibo per molti aspetti è distante dalle abitudini del nostro palato, per altri ricorda alcuni piatti invernali, per scaldare le pance nei giorni più freddi, serviti qui sotto un sole non così fastidioso (beh, non a Bled in particolare, lì le temperature ricordavano più quelle brianzole da cui siamo fuggiti!).
Un isolotto in mezzo al lago, qualche sup a solcare l'acqua pulitissima. Il castello, che fa da cornice a uno scenario fiabesco.
E per ogni cosa nuova è difficile contenere l'entusiasmo di quel piccolo ma immenso corpicino dalla chioma sempre più bionda, soprattutto davanti a un piatto pieno di prelibatezze (ma anche un brodo va benissimo, purché sia commestibile!). Col sottofondo di "oooh" ci impegniamo ad imboccare il nostro insaziabile Gargantua, cercando di goderci anche noi qualche boccone.
Zeno arrampicatore |
Il momento giochi poi è quello in cui scaricare tutte le energie accumulate con i ricchi pasti: arrampicate, lanci dallo scivolo, e, finalmente, il gattonamento tanto agognato! La vecchina della camera accanto alla nostra va in visibilio ogni volta che ci incrocia, ha anche provato a tenere in braccio quei quasi 12 kg di ciccevolezza, e con commenti in un inglese carico di affetto saluta ogni giorno noi e Zeno.
- Ho scritto le righe qui sopra seduta all'ombra di un albero, lungo la stradina che conduce dalla nostra Farm al centro del paese nella vallata in cui abbiamo soggiornato per una settimana. Il paese si chiama Jezersko, una piccola perla incastonata in una vallata gradevolissima e che nulla ha da invidiare al nostro Trentino. Una prima parte di vacanza che ho intrappolato su una nota del cellulare, mentre Zeno si godeva un pisolino ristoratore e le mie dita avevano voglia di intrappolare tutta la Bellezza che ci stava accadendo, intorno e dentro di noi.
Gustando dolci tipici e proseguendo poi a sud, verso la capitale Lubiana, un concentrato di acqua e case basse nel suo centro storico, negozietti graziosi e altro verde in cui poter trovare ristoro. Sembra di essere sui Navigli, quando un piatto di stuzzichini accompagnato da una bibita fresca arriva al nostro tavolo, un pranzo veloce prima di ripartire ancora, verso la seconda parte di vacanza, direzione Croazia.
Ma questa è un'altra storia e merita un post a sè.
dolci tipici: struklji al cioccolato, Torta di Bran e Gibanica |
Lubiana |
quanta verità! |
domenica 3 aprile 2022
La semantica di un genitore
Quante volte te lo chiedono, in modo puramente bonario, ma quante volte. E io noto e sono in difficoltà con la risposta, perché non riesco a cristallizzare in un sì o in un no. Perché non è la domanda giusta.
Quanti "è bravo?" domandano le persone, quando hai un figlio. In quel punto di domanda racchiudono "dorme? Mangia? Ti stressa?" Come se un neonato sia in grado consapevolmente di assecondare le varie "richieste" della sua mamma. Come se potesse decidere di essere in un modo o in un altro, quando si tratta di una Vita in divenire, che ha così tanto da apprendere e da donare, in ogni sfumatura del suo comportamento.
Certo che tutti desidererebbero un cucciolo che si fa le sue ore notturne, che mangia con piacere e che vive le sue giornate rilassato. Queste caratteristiche le ha, Zeno, e mi sento fortunata, eccome se mi sento fortunata! Ma non ce la faccio a dire "è bravo". Perché il suo contrario sarebbe un aggettivo che non si può attribuire a nessun bambino.
Sicuramente l'essere insegnante mi condiziona: non ci sono studenti 'bravi' o 'da 10'. Ci sono studenti che si impegnano, diligenti, scrupolosi. Ma banalizzare la gamma infinita di possibilità di una persona in 'bravo'... No, proprio no. Nemmeno, anzi, soprattutto se si tratta di una persona in miniatura. Sicuramente sembreranno parole esagerate le mie, ma troppe volte sento ripetere questo aggettivo... E la nostra cultura lo ha caricato, anzi, svuotato di senso.
A volte mi trattengo, perché viene spontaneo anche a me elogiarlo quando fa qualcosa bene. Allora cerco di correggere il tiro e dirgli "molto bene!" "Giusto!". E non è affatto facile, lo ammetto. L'etichetta di "bravo" sarà qualcosa con cui ognuno sembra dover convivere già per tutta l'esistenza. Ma ci può stare solo se si intende "bravo a...". Fare qualcosa, nel suo lavoro.
Devo proprio definire mio figlio? Un patatone. Un bambino che sembra amare le risate (ma che, in quanto bambino, esprime anche in urla e pianti la stanchezza, le frustrazioni, le incomprensioni. E meno male, altrimenti come faremmo a capirci?!).
Grazie, insomma, Zeno, per regalarmi queste riflessioni magari pedanti, ma necessarie.