La Rivista Culturale

venerdì 7 dicembre 2012

Presunzione

Il sole di dicembre.
Trovatemi un esempio di presunzione più calzante.
Certo, se escludete le volte in cui ne siete i più candidi emblemi voi stessi. Ecco, presuntuosamente, mi escludo subito da questa mischia.
Mi fingo neve, la bianca e soffice neve.
Che è normale, ce la si aspetta, a dicembre.
La si attende con una certa emozione, anche.
Ma il sole, il sole che ti spacca gli occhi a inizio dicembre no che non te lo aspettavi.
Non scalda. Non fa sbocciare le piante. Non intacca la melanina della pelle.
Sta lì. appeso al nulla, e brilla. Presuntuoso.
Poi, a un certo punto, con un buon preavviso mediatico, sparisce, e nessuno se ne lamenta, perché sta lasciando il posto alla cara neve.

Lei sì che è una brava amante. Ti avvisa, arriva nel momento più consono, quando ormai il freddo non ti lascia scampo. Precipita in silenzio, dolcemente. Si deposita per quello strato che puoi sopportare, senza sostarti addosso un attimo di più. Puoi anche decidere di mandarla via a piacere, basta un po' di sale. A lei brucerà un po', ma asseconderà la tua volontà. Vedi, che amore addomesticato?

Ma io tifo ancora una volta per il sole.
Che ignora il suo "dovere" di scaldarci, prendendoci in giro, trattandoci a suo piacimento e dandoci quasi fastidio, perché nessuno si porta addosso gli occhiali da sole, a dicembre. Ma sicuramente qualcuno c'è. Il premuroso, il previdente, quello sempre attrezzato.
Li invidio, spesso, ma ora no.
Più di tutti invidio il sole che scalfisce da lontano, senza essere coinvolto, solo spettatore.
Che ci prende quasi in giro e si diverte nel vederci socchiudere gli occhi mentre giriamo per strada.
Amore che non si addomestica, forte sempre, anche solo con se stesso.
Amore che non è più bisogno.

"a volte certo capita anche a me di non avere voce per parlare o per cantare
 ma in fondo mi conosco, sbaglio tutti i tempi 
non era questo forse il migliore per i miei silenzi...
e lo capisco bene mentre io ti guardo arrivare da un cielo terso e limpido
che non nasconde alcun rumore 
perdendomi negli angoli del tuo splendore."


Sole_Negramaro, dall'album "Una storia semplice"




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