La Rivista Culturale

lunedì 4 novembre 2019

silenzio chiassoso



Il titolo di una poesia
nata così
nata per gioco, per noia, per voglia
dalle dita e dalla lingua muta di un giovane
stretto tra il muro dell'aula e il banco di scuola.
Un ossimoro,
senza nemmeno saperne il significato
ché a tredici anni è così:
le cose si fanno per caso
si scoprono
si imparano
o forse no
passano soltanto e poi vanno,
verso un'altra distrazione
una nuova attrazione.
Ognuno si è reso poeta
in quell'ultima parte di ora
al calar di una mattina spenta
ravvivata da parole potenti
giovani
coraggiose
scritte su fogli
applaudite dai compagni
lette da me
che mi son detta fiera
di loro
di quel noi che si costruisce a fatica.
Parole che emergono
e ritornano impregnate di nuovo
nel loro chiassoso silenzio.



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