La Rivista Culturale

sabato 27 novembre 2010

Sì, viaggiare.

[Stoccolma_Svezia]

Prendi un aereoplano, usa le tue gambe, sali su un autobus.
Respira arie nuove, assaggia storie sconosciute.
Nutri gli occhi con paesaggi che potrai rigustare solo tramite fotografie.
Ascolta silenzi ricoperti di neve.
Imprimi ogni sensazione in qualunque parte, dentro di te, sulle pagine di un quaderno, che fa comunque parte di quello che sei. Sei parole, scritte per non dimenticare.
Instancabile desiderio di visitare città, mischiare i propri sguardi incuriositi con quelli che non parlano la tua stessa lingua, ma che sono capaci di arricchire di un pizzico di calore e colore il gelido bianco che ti circonda.
Strade percorse alla ricerca di un arrivo senza fretta, pavimenti che si lasciano calpestare e che sembrano condurti loro, verso una meta.
Il mare intorno, sempre, il mare della Svezia che non è azzurro come la sua bandiera.
Paese-arcobaleno, arricchito da colori artificiali perché la natura è ingrata con lui, in questo freddo inverno.


..Dolcemente viaggiare,
rallentare per poi accelerare,
con un ritmo fluente di vita nel cuore,
gentilmente senza strappi al motore.
[Lucio Battisti]

Come in un quadro, imprimere uno scorcio di mondo lontano migliaia di kilometri dalla tua vita.
Nonostante tutta quella neve e il clima ostile e il buio che calava presto, provare una sensazione di calore, nel riportare la mente a quei tre giorni svedesi.
Tack Stockholm, per aver regalato la tua bellezza a due piccoli esploratori con tanta voglia di viaggiare.




Nessun commento:

Posta un commento