La Rivista Culturale

domenica 9 luglio 2023

"Sono contento!" _vacanza in Romagna con quasi duenne_

 Mi strizzi il viso tra le tue manine paffute, fissandomi negli occhi ed esclamando "sono contento!". Le tue iridi color cielo brillano di serenità, curioso esploratore di tutto quello che ti circonda. "Quello che cos'è?" Domani di ogni oggetto nuovo che incontri con lo sguardo. Gonfiabili, materassini, boe. Tutto trova un nome, che racchiudi nello scrigno della tua memoria per usarlo al momento giusto. Come quando addenti la pesca e dichiari "è croccante!" lasciandomi sempre stupita, come fosse la prima volta che ti sento parlare, usando il termine giusto. Chiacchieri, racconti, rielabori. A volte inventi una lingua tutta tua, altre declami "la donna è mobileee" come fossi un piccolo Pavarotti. Hai i tuoi bei momenti di "troppa energia", come ogni bambino sulla soglia dei due anni che si rispetti. E allora quelle urla, quei "noooo non voglio!!!" per infilare un semplice paio di pantaloncini si trasformano in grandi sfide per la pazienza. "Dai che ti vesti uguale al bagnino!" E una volta funziona, ma quella dopo mica troppo. Cercare strategie, inventare soluzioni nuove. Sperimentare, imparare da un errore o ricaderci nello stesso, ancora. Ma queste piccole fatiche vengono portate via da un'onda quando, nuotando in un mare decisamente meno azzurro dei

tuoi occhi, ridi di gusto e di coccole. E poi, arrivati a sera, la cena al ristorante sotto gli occhi sempre stupiti delle cameriere e del cuoco ormai tuoi amici, tu che spazzi via il piatto di lasagne porzione adulto e poi chiedi la frutta, tu che cerchi di ammaliare la tua cameriera del cuore Daniela con sguardo languido per una porzione di gelato che ti aveva promesso a pranzo. 

Ci stiamo proprio godendo questo tempo per noi, un tempo in cui tu scopri e ci fai scoprire parti di te. Lo spettacolo alla sera, col ballo liscio cantato in piazza e tu che prendi per mano una bimba pronto a ballare con lei. Per poi ritrovarci, a un orario più tardo del solito in quel lettone che ci siamo inventati, con tre piazze per ospitare te, me e la nonna Mary, a raccontarci la giornata, a inventare quello che sarà domani. E, prima di chiudere quei due occhi limpidi, ancorarli ai miei per farmi sapere che "sono contento!".



Nessun commento:

Posta un commento