La Rivista Culturale

sabato 6 agosto 2022

Rab, l'isola felice.

Le isole hanno un che di affascinante. Quel poterle percorrerle da cima a fondo, il mare su ogni lato, orizzonti di acqua. Nell'unica spiaggia che abbiamo frequentato durante il nostro soggiorno, però, gli occhi si incastravano su un isolotto a forse un km o poco più dalla riva. Ci si poteva arrivare a piedi, letteralmente, nel senso che l'acqua difficilmente si abbassava così tanto da costringerti a nuotare. Un mare che impallidisce se confrontato all'altra isola che mi ha accolta qualche tempo fa (Sardinia💓), ma con acqua comunque cristallina.
Rab, l'isola felice. L'avevano apostrofata così già gli antichi romani, e in effetti a parte il primissimo approccio arrivando dalla parte continentale (ci si trova davanti un paesaggio lunare, terra arida e aspra completamente grigia), tutto il resto ha ancora un non so che di selvaggio, o meglio selvatico, nonostante la folla di turisti renda difficile percorrere certi marciapiedi. Un soggiorno vicino alla Paradise Beach, un km e mezzo di sabbia finissima, scura, come è insolito per questo stato famoso per le splendide calette di ghiaia e rocce.
Abbiamo vissuto il suo centro, un paese che ha conservato ogni caratteristica di medioevo tanto da essere l'unico centro della Croazia a celebrare un festival medievale (e, guarda un po', capitava proprio nei giorni in cui eravamo presenti anche noi!). Abbiamo girovagato per le sue vite strette ammirando i quattro campanili, perdendoci nei profumi di prodotti locali e di cibi appena cucinati in perfetto stile 1300, abbiamo assistito a concerti con tamburi e strumenti d'altri tempi con gli occhi di Zeno spalancati per lo stupore.
Ho assaggiato una bevanda strana, il mish -mash, che mescola vino rosso a Fanta e che è tipica di qui. Ho costruito castelli (molto diroccati!) con la sabbia per farli abbattere da manine paffute. Riempiendo e svuotando secchielli, sostenendo primi passi incerti e ammirando gattonamenti sul bagnasciuga ormai spediti.
Non ricorderemo cibi in particolare, da italiani all'estero l'aspetto alimentare è sempre un po' troppo competitivo con la cucina di casa e il confronto non regge quasi mai (diciamo che veder arrivare un arrosto accompagnato da pennette stracotte all'olio non aiuta). Mi sono goduta ogni minuto delle ore pomeridiane in spiaggia, da sola, sotto il sole come piace a me, mentre i miei due ometti riposavano al fresco della camera del nostro hotel Epario (a conduzione familiare, straconsigliato sia per la comodissima posizione, zona Loparo a 5min a piedi dalla Spiaggia Paradiso, sia per la fondamentale presenza di una stanza giochi per i piu piccoli, coloratissima e curata nei dettagli con giochi per tutti i gusti prevalentemente in legno!). Una vacanza dentro la vacanza, con (ampi!) spazi tutti per me, ritmi sempre rilassati, spensieratezza. Una vacanza da girovaghi conclusa con un breve tragitto sul traghetto notturno e un lunghissimo viaggio in auto, accompagnato da chiacchiere, lettura ad alta voce del mio fido compagno di ogni viaggio (il diario che scrivo per ogni occasione, che sia per una notte fuori o una vacanza più "consistente"), e, all'occorrenza un sottofondo di Robbie Williams per riaccompagnare verso il sonno il nostro piccolo globetrotter, ottimo compagno di viaggi! insomma, non mi resta che foncludere con un...Hvala, Croazia.

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